VII Tavolo nazionale sui Contratti di Fiume (Bologna 16 novembre 2012)

In: Partecipazione

Pubblicato venerdì 16 novembre 2012
VII Tavolo nazionale sui Contratti di Fiume (Bologna 16 novembre 2012)

La Provincia BAT al VII Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume che si svolgerà a Bologna il 16 novembre 2012. On line il Programma e il call for  papers/ Poster. 

Dopo Umbertide, Rimini, Arezzo, Roma, Milano e Torino il VII Tavolo Nazionale dei CdF si terrà a Bologna il 16 novembre 2012. I recenti Tavoli tenutisi in Lombardia e Piemonte hanno dimostrato l'importanza di questo evento per chi si occupa di pianificazione, programmazione e gestione dei territori fluviali. IL V e VI Tavolo Nazionale hanno contribuito alla stesura ed al lancio della “Carta Nazionale dei Contratti di Fiume” che rappresenta il manifesto fondativo dei CdF in Italia. La Carta ha inoltre voluto fornire una base concettuale, per far emergere nuove progettualità, contribuire ad uscire dalla cultura del rischio e dell’emergenza e facilitare il passaggio dalla pura pianificazione alla pianificazione/programmazione attuazione. Il VII Tavolo intende essere una occasione per riflettere collettivamente sulla gestione e manutenzione dei territori fluviali in maniera multiattoriale e multidisciplinare, per progettare un “green new deal” dei territori fluviali italiani, per accelerare il riconoscimento di questo strumento da parte delle Regioni e del Governo Italiano. Ciò avverrà mettendo assieme le esperienze in atto di enti pubblici, amministratori, tecnici, ricercatori, associazioni e rappresentanti delle comunità locali che in questi anni stanno contribuendo a ridisegnare il contesto e le regole di gestione e sviluppo di questi territori. Nel corso del VII Tavolo verranno affrontate tre specifiche sessioni tematiche: • Integrazione e diffusione dei Contratti di Fiume all’interno delle politiche nazionali, regionali e locali; • Crescita sostenibile e green economy attraverso i contratti di Fiume; • Uso del suolo, pianificazione del territorio e del paesaggio. A Bologna, nello spirito delle A21L, si darà vita ad un laboratorio di idee, durante il quale potersi confrontare e condividere indirizzi e approcci comuni

Il Servizio Assetto del Territorio prende parte alla sessione nr 3  "Uso del suolo, pianificazione del territorio e paesaggio", con contributo alla sessione poster e paper, dal titolo:

"La Val d’Ofanto nell’ATTO di AVVIO del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Barletta-Andria-Trani"

Vincenzo Guerra[1], Mauro Iacoviello[2], Francesco Patruno[3]

Abstract

Il destino del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Barletta Andria Trani è legato alle vicende sul riordino delle Provincie. Un riordino connesso prevalentemente agli spetti  territoriali e spaziali, nel senso di ipotesi di  nuove geografie amministrative, giacché le competenze in materia di coordinamento degli assetti territoriali sono tra quelle ancora in capo ad esse. Nel dibattito  in corso, il diritto all’autodeterminazione è emerso forte, quale esito di una stagione lunga circa vent’anni: dal Comitato di lotta per Barletta Provincia a quella della programmazione negoziata dal Patto Territoriale, al Piano Strategico dell’area vasta “Vision 2020”.

Il nord barese, dal Progetto 80 - Rapporto preliminare al Programma Economico Nazionale 1971/1975, alle strategie europee al 2020, mantiene una sua dimensione territoriale riconoscibile con l’auto produzione di un modello insediativo e di governance che coniuga le intuizioni sane di entrambe, dimostrando il senso di invariante spaziale robusta: dal policentrismo di ruoli e funzioni, che qui costruiscono un sistema di reti forti di relazione immateriali salvaguardando pluralità culturali, diversificazione economica, centralità, compattezza urbana; alla sostenibilità ambientale, nella resistenza alle spinte di fusione insediativa che lasciano tra le città ancora una campagna reattiva.

I fiume Ofanto con l’esistenza della Provincia di Barletta Andria Trani, supera una storica condizione di confine amministrativo tra le Provincie di Bari e di Foggia e riassume le valenze di sistema ambientale complesso,  inserito pienamente nel sistema insediativo dell’area vasta nord barese e dei suoi valori identitari, ma soprattutto destinatario di interessi ed azioni nella sua dimensione di unitarietà tra territorio in destra e sinistra idrografica. Quasi che la Provincia BAT ed il suo PTCP, avessero  prefigurato approcci e azioni tipiche dei contratti di fiume nella misura in cui i comuni interessati sulle rispettive rive del fiume, si ritrovassero ad avviare attività di co-pianificazione territoriale sovracomunale come approccio strutturale e non episodico.  

Il PTCP, partito nel 2010 nella prospettiva dell’esistenza della Provincia di Barletta Andria Trani, acquista negli ultimissimi giorni, la valenza di disegno sociale e si muove nel tempo raccogliendo anche le spinte e le sollecitazioni di nuovi ed inediti sistemi territoriali di riferimento, come osservatorio delle trasformazioni di lunga durata e nel rispetto e a garanzia della difesa dei caratteri fondativi, insediativi  e peculiari del nord barese come area vasta, indipendentemente dal futuro degli assetti territoriali provinciali.



[1]Provincia Barletta Andria Trani - Dirigente Settore Urbanistica, Assetto del Territorio, PTCP, Paesaggio, Genio Civile, Difesa del Suolo – Responsabile del procedimento PTCP e Supervisione e coordinamento tecnico Ufficio di Piano

[2] Provincia Barletta Andria Trani – Responsabile Servizio Assetto del Territorio - Settore Urbanistica, Assetto del Territorio, PTCP, Paesaggio, Genio Civile, Difesa del Suolo – Coordinamento strutture tecniche Ufficio di Piano

[3] Provincia Barletta Andria Trani – Responsabile Servizio Urbanistica - Settore Urbanistica, Assetto del Territorio, PTCP, Paesaggio, Genio Civile, Difesa del Suolo – Componente Ufficio di Piano

Documenti allegati

Programma Poster pdf